Gli errori comuni da evitare nella realizzazione di un progetto e-commerce
Gli errori comuni da evitare nella realizzazione di un progetto e-commerce
In questo articolo prendiamo in considerazione le diverse fasi del progetto di un sito e-commerce cercando di evidenziare gli errori più comuni da evitare.
1. Pianificazione e strategia
Questa fase si concentra sull’analisi e sulla definizione delle basi per il progetto e-commerce.
Sottovalutare la ricerca di mercato
Molti imprenditori lanciano un e-commerce senza conoscere veramente il loro mercato di riferimento.
Un errore comune è vendere un servizio o un prodotto senza sapere se c’è domanda o chi sono i concorrenti.
Prima di investire nel progetto si dovrebbe effettuare una ricerca di mercato approfondita, tra gli strumenti disponibili online possiamo consigliare Google Trends, in alternativa si possono realizzare sondaggi per capire a cosa è interessato il pubblico.
E’ importante identificare la nicchia di mercato e differenziarsi dalla concorrenza.
Non considerare i Marketplace
Molti e-commerce ignorano l’opportunità di vendere su piattaforme come Amazon o eBay.
Voler vendere esclusivamente sul proprio sito può essere un errore.
E’ invece opportuno:
- utilizzare i marketplace come canale aggiuntivo per aumentare la visibilità dei tuoi prodotti.
- adottare strategie per distinguersi (ad esempio, packaging personalizzato o offerte esclusive).
Non curare l’identità digitale
Un’identità debole rende l’e-commerce meno memorabile.
Non avere un logo o uno stile visivo coerente è un errore. Cerca di:
- creare un brand kit con logo, palette di colori e font.
- comunicare il valore unico (USP) in modo chiaro sul sito e nei materiali promozionali.
Non prepararsi a crescere
Un’infrastruttura tecnica o logistica limitata può ostacolare la crescita dell’e-commerce.
Non pianificare per un aumento di ordini o traffico può portare a problemi di gestione e di funzionamento del sito web.
Si dovrebbe quindi:
- adottare piattaforme scalabili come Shopify Plus o WooCommerce con hosting ottimizzato.
- collaborare con fornitori logistici in grado di gestire volumi maggiori.
- considerare l’automazione per attività ripetitive, come l’elaborazione degli ordini.
2. Creazione del sito e-commerce
In questa fase si costruisce il sito web e-commerce e lo di ottimizza per il successo.
Non ottimizzare per il mobile
Oltre il 60% delle vendite online avviene su dispositivi mobili, ma molti e-commerce non sono ottimizzati.
Utilizzare un layout non responsive o difficoltà di navigazione su smartphone:
- utilizzare un design mobile-first: è disponibile lo strumento Test di Ottimizzazione Mobile di Google per verificare l’usabilità del sito web
- assicurarsi che l’acquisto sia semplice anche su mobile.
Ignorare il SEO
Se il sito non è visibile su Google, difficilmente attirerà traffico organico (visite provenienti dalla ricerche non sponsorizzate su Google).
Si devono ottimizzare le pagine prodotto utilizzando le parole chiave delle ricerche:
- impostare i meta tag descrittivi e ricchi di parole chiave.
- ottimizzare i titoli, le descrizioni dei prodotti e le immagini (alt text).
- creare contenuti utili come guide o blog per migliorare il posizionamento SEO.
Non curare l’esperienza utente (UX)
L’esperienza utente è cruciale per mantenere i clienti sul sito e portare a termine gli acquisti.
Da evitare: layout confuso, colori che distraggono o menu di navigazione poco intuitivi.
Suggerimento:
- semplificare il design del sito con un layout chiaro e pulito.
- impostare colori e call-to-action (CTA) che guidino l’utente, come pulsanti “Acquista ora” ben visibili.
- effettuare test di usabilità con utenti reali per raccogliere feedback.
Descrizioni di prodotto scarse
Una descrizione povera o generica può far perdere clienti.
Non si dovrebbe copiare la descrizione del produttore senza personalizzarla.
Invece è importante scrivere descrizioni accattivanti, che risolvano i problemi del cliente. Usare un linguaggio persuasivo e includere dettagli tecnici, benefici e casi d’uso reali. Aggiungere immagini di alta qualità e video dimostrativi.
Offrire troppe opzioni
Un eccesso di scelta può confondere i clienti e portare all’abbandono del carrello.
Avere troppe varianti di prodotto o categorie complicate rende difficile capire cosa acquistare:
- Ridurre il catalogo alle opzioni più richieste e redditizie.
- Usare filtri semplici per aiutare i clienti a trovare rapidamente ciò che cercano.
Ignorare l’importanza della velocità del sito
Un sito lento può aumentare il tasso di abbandono del carrello.
Un errore comune è non comprimere immagini o utilizzare hosting di bassa qualità.
Abbiamo scritto una guida su come migliorare le prestazioni di un sito WordPress (quindi con WooCommerce) ma molte indicazioni sono utili per qualsiasi sito web, puoi leggerlo cliccando qui
Trascurare la sicurezza
Un sito non sicuro scoraggia i clienti e può portare a problemi legali.
Gli errori più diffusi sono: non utilizzare HTTPS o plugin di sicurezza.
Quindi si consiglia di:
- installare un certificato SSL.
- seguire la nostra guida su come migliorare la sicurezza di un sito WordPress (quindi con WooCommerce), puoi leggerlo cliccando qui.
- proteggere i dati dei clienti rispettando il GDPR.
3. Lancio e promozione
Qui inizia il processo di attrazione del traffico e delle vendite.
Non investire in marketing
Anche il miglior e-commerce fallisce senza traffico. Almeno in fase di avvio non si può contare solo sul traffico organico:
- investire parte del budget in Facebook Ads e Google Ads per campagne mirate.
- se si hanno già dei contatti, utilizzare email marketing con strumenti come Mailchimp.
- collaborare con influencer o blogger per promuovere i prodotti.
Trascurare il content marketing
Contenuti di qualità possono attirare e fidelizzare i clienti. Non limitarsi a pubblicare solo schede prodotto, l’ideale è realizzare:
- un blog con guide, tutorial e recensioni utili per il tuo pubblico
- video per mostrare l’uso dei prodotti o rispondere alle FAQ
- contenuti interattivi, come quiz o calcolatori, per aumentare il coinvolgimento.
Non ascoltare i clienti
Ignorare i feedback può danneggiare la reputazione dell’e-commerce. Si dovrebbe sempre rispondere a recensioni o reclami.
- implementare un sistema di raccolta feedback, come sondaggi post-acquisto
- monitorare e rispondere alle recensioni su Google, Trustpilot o social media
- usare il feedback per migliorare prodotti o servizi.
4. Gestione delle vendite e del processo di acquisto
In questa fase ottimizziamo l’esperienza del cliente durante l’acquisto.
Checkout complicato
Un processo di checkout lungo e confuso aumenta il tasso di abbandono.
Gli errori più diffusi sono: richiedere troppe informazioni, non offrire metodi di pagamento comuni.
Per questo si consiglia di:
- implementare un checkout su un’unica pagina.
- offrire metodi di pagamento come PayPal, Apple Pay e carte di credito.
- usare strumenti di automazione per ricordare i carrelli abbandonati.
Non essere trasparenti sui prezzi
Prezzi poco chiari possono far perdere fiducia. Ad esempio nascondere i costi aggiuntivi fino al checkout.
- Mostrare chiaramente il prezzo finale, inclusi eventuali costi di spedizione e tasse.
- Offrire opzioni di pagamento rateizzato in caso di prodotti costosi.
Spedizioni e resi confusi
Spedizioni lente o politiche di reso poco chiare possono far perdere fiducia ai clienti.
Errore comune: costi di spedizione nascosti o procedure di reso complicate.
Soluzione:
- mostra i costi di spedizione in modo trasparente.
- offri resi gratuiti o politiche semplici.
5. Logistica e gestione operativa
Qui gestiamo l’inventario e la logistica per garantire un’esperienza senza problemi.
Non gestire bene il magazzino
Problemi di inventario possono portare a ritardi nelle consegne o prodotti non disponibili.
Se i prodotti sono in quantità limitata bisogna monitorare le giacenze e tenere aggiornate le quantità a magazzino, specialmente se la vendita non avviene solo sul sito e-commerce ma anche su altri canali o piattaforme di vendita.
Ignorare il confezionamento con il proprio marchio
Personalizziamo l’esperienza con packaging curato e coerente con il marchio.
6. Analisi e ottimizzazione
Questa fase riguarda il monitoraggio e il miglioramento continuo dell’e-commerce.
Non analizzare i dati
Senza dati, è difficile migliorare il sito e-commerce.
E’ importante monitorare vendite, traffico o comportamento degli utenti.
utilizzare Google Analytics per tracciare il comportamento degli utenti e strumenti SEO per controllare il posizionamento delle pagine del sito rispetto alle parole chiave individuate.
Non prepararsi a crescere
Pianificare miglioramenti infrastrutturali basati sulla crescita prevista.
7. Post-vendita e fidelizzazione
Questa fase mira a costruire relazioni durature con i clienti.
Non pianificare una strategia post-vendita
La relazione con il cliente non finisce dopo l’acquisto.
Errore comune: ignorare il cliente una volta completata la vendita.
Si possono attuare alcune azioni tra cui:
- implementare un sistema di email marketing per inviare follow-up, sconti o suggerimenti di prodotto.
- offrire un ottimo supporto post-vendita con assistenza rapida e risolutiva.
- programmi di fidelizzazione, come punti premio o sconti per acquisti ripetuti.
Non ascoltare i clienti
Usiamo le recensioni per migliorare prodotti, servizi e processi.
8. Conclusione
Evitare questi errori può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un e-commerce. Siamo a disposizione per aiutarti nella realizzazione del tuo progetto e-commerce, contattaci tramite email o compilando il modulo presente nella pagina dei contatti.